Progetti la tua prima vacanza in barca a vela? Consigli semi-seri per partire preparato, ma non troppo: condivido con te i dubbi che avevo al mio primo imbarco, sperando che alla fine un po’ di incertezza rimanga. Altrimenti l’avventura dov’è?
Cos’è utile sapere prima di partire?
Appena cerchi qualche informazione sulla vela, vieni sommerso da una marea di siti e articoli dettagliati, infarciti di paroloni tecnici. Se ti viene anche la brutta idea di leggere i post di qualche gruppo di velisti sui social, inizi a tremare: le prese in giro verso i neofiti abbondano.
A loro ho risposto per le rime. A te invece lascio qualche informazione pratica che ti farà sentire più consapevole prima di partire, sapendo però che le migliori informazioni sulla barca e sul viaggio che stai per fare, te le darà il tuo capitano.
L’acqua
L’acqua in barca è un bene prezioso, soprattutto se vuoi provare l’ebrezza di non toccare porto per qualche giorno. Usala con parsimonia: chiudi il rubinetto appena puoi, fai docce brevi, ne basta una a fine giornata (e non ogni volta che fai una nuotata). Anche in cucina puoi cercare di risparmiare ad esempio riciclando l’acqua che scoli dalla pasta – ottima per per sgrassare i piatti – o sfruttando la cottura con pentola a pressione.
L’elettricità
Quando sei in navigazione l’energia viene fornita dalle batterie che alimentano tutti gli apparecchi della barca, tra cui gli strumenti di navigazione, le pompe, la radio. Se serve ogni tanto si accende il motore per ricaricarle, ma è importante non sprecare. Vale ancora di più la regola che vige anche a casa, spegnere tutto quello che non serve. Non significa che resterai senza telefono, ma porta con te un carica batterie da auto 12 volt e preparati a tempi di ricarica molto lunghi. In porto, invece, l’impianto viene collegato alla colonnina 220 volt, e puoi rilassarti.

Il rispetto per il mare
La gestione dei rifiuti in barca presenta qualche ostacolo. È difficile trovare spazio per la raccolta differenziata (e, devo dire, difficile anche trovare porti con bidoni che valorizzino lo sforzo della divisione dei rifiuti), ma una cosa è certa: in mare vanno solo i rifiuti organici e, anche quelli, meglio se lontano da porti e spiagge. Tutto il resto va conservato in barca fino al prossimo porto. Quando fai cambusa meglio gettare gli involucri inutili prima di partire.
Ho ancora una questione in sospeso sul vetro… C’è chi lo considera innocuo, perché inerte. Io non sono convinta, approfondirò e ti saprò dire.
Se non hai capito, chiedi
Quando il capitano spiega qualcosa, anche se sa di avere in barca dei neofiti ed è animato dalle migliori intenzioni, può farsi scappare dei termini tecnici. È talmente abituato che non ci fa caso e probabilmente nella sua testa quella cosa non si può dire in altro modo. Ma tu e io non siamo tenuti a saperlo, quindi chiediamo. Mi sono accorta spesso che le domande che ponevo io, o che avevano coraggio di fare gli altri dell’equipaggio, erano poi utili per tutti.
Mal di mare, aiuto
Se soffri il mal d’auto o se hai sofferto il mal di mare in traghetto, non significa che tu sia condannato a rimanere a terra per sempre. Le sensazioni in barca a vela sono molto diverse: hai la possibilità di stare all’aperto, la barca è bassa sul mare, quando vai a vela non c’è odore di gasolio. Quindi non rinunciare prima di aver provato e soprattutto, cerca di rilassarti.
Il mio peggior mal di mare l’ho avuto a causa della tensione e della paura (sono arrivata Gibilterra con una simpatica carnagione grigio-verde). Dopo quell’esperienza ho raccolto tutti i consigli per il mal di mare che mi hanno dato. Vedi se trovi qualcosa che ti aiuta.

Cosa portare?
Cosa portare in barca per la tua prima vacanza? Prepara sul letto le cose per una normale settimana al mare e poi lasciane a casa più di metà. Soprattutto in estate ti serviranno pochi vestiti, meglio qualche accessorio utile piuttosto che un vestito elegante.
Ho approfondito la questione bagaglio in barca in una pagina dedicata, e trovi anche la check list da scaricare, con gli accessori che ti semplificano la vita.
Equipaggio
L’equipaggio sarà un ingrediente importante della vacanza. Molto dipende da che tipo di esperienza cerchi.
Con chi partire?
- Viaggi in famiglia e ti chiedi se la vela sia una buona idea? Ti dico subito di sì, e ti do qualche consiglio su come prepararti a una vacanza in barca con i bambini.
- Attenzione al viaggio con gli amici. Da un lato potresti partire più tranquillo sapendo che dividerai lo spazio con persone che conosci e con le quali hai già qualcosa in comune. Dall’altro c’è il rischio che qualcuno scelga questa vacanza per la compagnia, senza riflettere se il mezzo è adatto al proprio carattere: spazi piccoli, qualche scomodità, piccoli cambi di programma, potrebbero non essere semplici da affrontare per tutti.
- Per il viaggiatore solitario in cerca di contatto con la natura, di tempo lento e di orizzonti lontani è il viaggio perfetto. Se è il tuo caso cerca un itinerario fuori stagione o lontano dalle mete della vacanza classica, in modo che l’equipaggio sia composto anche da altri marinai con il tuo stesso spirito.

La collaborazione
Che tu sia in viaggio con la famiglia, gli amici o con degli sconosciuti, quando sei a bordo fai parte di un equipaggio: collabora a tenere in ordine e pulita la barca. Parti con uno spirito aperto ai compromessi e agli imprevisti.
Una giornata di maltempo cambia il programma originale? La maggioranza del gruppo sceglie una tappa che tu avresti evitato? Hai l’occasione di provare a vivere cogliendo l’attimo, per i programmi e l’agenda precisa c’è tutto il resto dell’anno.
Un dettaglio: in barca vige una finta democrazia tra l’equipaggio, ma il capitano è il re. A lui spetta l’ultima parola, soprattutto quando c’è in ballo la sicurezza.
Com’è la vita a bordo?
Dipende molto dalla vacanza che hai scelto.
- Mare e relax: significa tanti bagni, spiagge, escursioni e nessun pensiero, il capitano si occuperà di (quasi) tutto.
- Navigazione: se vuoi imparare metti in conto un po’ di fatica e un contributo più importante alla navigazione. Forse turni in cucina e qualche onda in più.
- Traversata: niente spiagge o nuotate; solo navigazione, turni di guardia, a volte noia ma anche albe, tramonti e stelle come non li avevi mai visti prima.
Per la tua prima volta in barca a vela, ti consiglio una vacanza: pochi pensieri e l’unico obiettivo di stare bene e passare delle belle giornate. Se navigando ti verrà voglia di cambiare ruolo da passeggero a mozzo, nessun capitano ti dirà di no.
Puoi approfondire anche leggendo le pagine dedicate a:

La verità
Rileggendo quello che ho scritto in questa pagina e negli altri articoli che ti ho segnalato, mi sono chiesta: se avessi saputo tutto questo prima di partire, mi sarei imbarcata senza timori? La verità è che sarei partita forse più consapevole, ma non senza paura.
Perché per fare una cosa nuova, sfidante, che mette a nudo alcuni punti deboli, un po’ di paura serve. Ci aiuta a stare attenti, e ci permette di avanzare, di scoprire aspetti di noi che prima non conoscevamo.
A ogni imbarco ho imparato cose nuove e scoperto un baratro di altre sensazioni che ignoravo. In ogni bagaglio che ho preparato ho messo dentro un po’ di fifa e inadeguatezza. Quando poi ho aperto la sacca in barca, mi sono accorta che non c’erano più.