Vuoi organizzare una vacanza in barca a vela con bambini e ti chiedi se è una buona idea? Sì! Portali subito! Con qualche accorgimento e un po’ di preparazione sarà la vacanza al mare che si ricorderanno per tutta la vita.
La mia prima vacanza in barca a vela è stata con tutta la famiglia. Le mie figlie avevano 6 e 3 anni e, prima di salire a bordo, avevo una lunga lista di dubbi. Ti racconto come si sono risolti. Se ti restano altre domande, scrivimi!
A che età portare i bambini in barca?
Non c’è un vero limite, perché il limite sei tu. Mi spiego meglio. Ci sono tantissime testimonianze di famiglie che hanno navigato anche con neonati. Hanno attrezzato la barca con una culla basculante, un ovetto per auto fissato in pozzetto o un box in dinette e sono partiti. Uno dei miei libri di mare preferiti parla proprio di un giro del mondo iniziato poco dopo il parto.
Se sei su questo sito, però, immagino che tu non stia partendo per una traversata oceanica; più probabilmente hai avuto un’idea che ti sembra un po’ strana e cerchi consigli.
Barca a vela con bambini, si può fare? Certo, se puoi sopravvivere senza tutte le attrezzature che hai a casa. Per noi navigatori della pianura, direi che l’ideale è aspettare che i bambini camminino da soli, con autonomia e sicurezza. Questo permette a loro di esplorare e a te di rilassarti.

Sicurezza in barca a vela
Partiamo dal presupposto che, se uno skipper imbarca una famiglia con bambini per una vacanza, ha tutto quel che serve affinché si svolga in sicurezza e ti darà tutte le indicazioni necessarie.
Durante gli spostamenti il capitano potrebbe chiedere ai bambini di indossare un giubbino salvagente. In funzione della confidenza che avrete preso con la barca deciderà per una navigazione più tranquilla – a volte preferendo il motore – o per una più sportiva.
Andando a vela la barca potrebbe inclinarsi, è normale: le barche a vela sono progettate per navigare appoggiate su un fianco, il capitano vi dirà dove sedervi. Di solito la zona più protetta è il pozzetto (cioè la parte aperta dell’imbarcazione dove si fanno le manovre, ci sono dei sedili e spesso un tavolino centrale). Quando alcuni schizzi delle onde arrivano in pozzetto i bambini quelli che si divertono di più.

Alcune barche a vela sono attrezzate con una rete lungo le draglie (cioè lungo i cavetti che fanno da parapetto in barca). Queste reti sono usate non solo per chi deve navigare con bambini piccoli, ma anche per chi fa salire a bordo il proprio amico a quattro zampe. Se pensi che per la tua famiglia la rete sia indispensabile, chiedi informazioni prima di prenotare.
I primi giorni i bambini dovranno prendere confidenza con l’ambiente, ma per loro sarà come esplorare un nuovo e interessantissimo parco giochi. Le scarpe in questo aiutano: un paio di scarpe pulite a suola chiara anche per loro e potranno muoversi in coperta senza scivolare, proteggendo i piedini da spigoli e attrezzatura. Dopo poco saranno talmente a loro agio che ti chiederai se in un’altra vita siano stati marinai.
Un’utile detto marinaresco ci insegna: una mano per te e una per la barca. Le mie figlie l’hanno applicato volentieri, probabilmente perché imposto dal capitano, e non da me. Sfruttate questa autorevolezza che i bambini riconoscono a chi comanda la nave: ascolteranno le regole come legge imposta da un re.
Cosa portare in barca a vela con bambini?
Se vai d’estate ti serve veramente poco, staranno in costume tutto il giorno; aggiungi qualche abito leggero per le escursioni a terra, un cambio pesante per la sera e un kw o giacca a vento. In tutte le vacanze al mare con bambini devi fare attenzione al sole, in barca ancora di più: porta crema solare a protezione elevata, cappellini, occhiali da sole. Esistono anche magliette che aiutano a proteggere dai raggi UV, se la pelle in famiglia è molto chiara potrebbero essere utili.

In barca di solito c’è la casetta di pronto soccorso ma, in caso di qualche graffio, porta il disinfettante e cerotti a cui i bambini sono già abituati. Asciugamani e lenzuola dipendono dall’accordo, solitamente la biancheria per il letto è fornita. Anche se gli asciugamani sono inclusi, ti consiglio di portare comunque qualche telo leggero per il mare, per poter tenere puliti quelli da doccia. Per altre informazioni più generali sul bagaglio puoi leggere i miei suggerimenti su come preparare la valigia per una vacanza in barca a vela.
Che giochi portare in barca?
Durante una crociera in barca con bambini le soste per andare in spiaggia saranno molte, quindi più che i giochi da fare in barca potresti pensare a paletta e secchiello per la sabbia. Senti se in barca sono già attrezzati: se ospitano spesso famiglie magari tengono qualche gioco di scorta (o qualcuno ne ha dimenticati a bordo). Se li porti tu chiedi se puoi lasciarli nei gavoni esterni (spazio sotto alle sedute) assieme a qualche gioco gonfiabile, maschere e boccagli. Portare tutto sottocoperta sarebbe non solo scomodo, ma anche un modo sicuro per riempirsi la cabina di sabbia.

Durante la navigazione dubito che ti servirà intrattenerli: la barca che scivola sulle onde grazie al vento è di per sé un’attrazione potente, anche per gli adulti. Un binocolo può trasformarli in esploratori, una bandana in pirati. Nella nostra prima vacanza in barca in famiglia abbiamo avuto la fortuna di navigare con uno skipper simpatico e amante dei bambini che ha coinvolto le mie figlie in una caccia al tesoro immaginaria lungo tutta la navigazione attraverso le bocche di Bonifacio: scogliere infuocate al tramonto per noi e fuga dai bucanieri per loro, una giornata indimenticabile.
Potrebbero esserci dei momenti di attesa: pratiche da sbrigare al porto o una pioggia passeggera. Un album con adesivi o i classici fogli e pennarelli dovrebbero bastare. Se vuoi ti posso consigliare alcuni libri di barca a vela per bambini. Vedere dal vivo quello che descrivono i racconti o le illustrazioni farà loro ricordare dei dettagli che nemmeno tu noteresti.
Quando la barca è all’ancora come si raggiunge la spiaggia?
Il mio modo preferito è a nuoto. In famiglia siamo abituati a nuotare al mare con le bambine, anche quando l’acqua è alta. Abbiamo un assetto collaudato che permette a noi genitori, dotati di pinne, di occuparci delle bimbe anche se si stancano di nuotare: si aggrappano alle spalle e pedaliamo (quando erano piccole, anche a cavalcioni sulla schiena, ora iniziano a cavarsela).

Ma ci sono delle alternative più tranquille, volendo. Il tender (gommoncino di servizio alla barca) serve anche a questo: il capitano o chi per lui, vi accompagna alla spiaggia e poi vi torna a prendere. In questo modo potete anche portare con voi una borsa con qualche accessorio: merenda, telefono o telo mare.
Una via di mezzo per mantenere un po’ di indipendenza e spirito di avventura è avere con voi un materassino gonfiabile. I bambini si possono accomodare e tu in acqua nuoti e li porti a riva. In questo caso per portare giochi o fotocamera, meglio dotarsi di una borsa impermeabile.
Ma i bambini saranno comodi in barca?
Sì, probabilmente più degli adulti. Gli spazi piccoli e organizzati sono per loro un grande divertimento e si infilano, arrampicano, adattano con facilità. Per la mia esperienza posso anche dire che la barca concilia il sonno: sarà il continuo dondolio che culla il riposo, sarà la stanchezza della vita all’aperto, in barca abbiamo dormito tutti più del solito. La sistemazione nelle cuccette dipende da com’è organizzata la barca, possono esserci delle cabine matrimoniali o dei letti a castello, in ogni caso è prevista una sponda anti rollio quindi non cadranno. Nel mio caso anche i lunghi pisolini in pozzetto della figlia più piccola, avvolta nell’asciugamano ancora umida dopo l’ultimo tuffo, sono stati una gradita sorpresa.

Dove si dorme?
Quando si va in vacanza in barca a vela si può dormire ormeggiati al porto o in rada.
Dormire in rada, cioè all’ancora, è un’esperienza da fare una volta nella vita. Vedere la baia svuotarsi dai turisti, fare l’ultimo bagno al tramonto, sciacquarsi con la doccetta in pozzetto e poi infilarsi la felpa perché l’aria rinfresca: sono queste le immagini che io associo alla libertà che regala questo tipo di vacanza. Il cielo inizia a scurirsi, tu stappi una bottiglia di vino e concedi ai bambini le patatine che a casa non compri mai; nessun’altra festa sarà mai più all’altezza di quel momento. Per me, almeno è così.

Capita anche di dormire al porto. Di solito è un costo calcolato a parte, in funzione delle decisioni prese con l’equipaggio. Se il capitano decide che si dorme in porto per questioni meteo si tratta di sicurezza e non si discute. Anche per un amante della rada come me, il porto presenta alcuni vantaggi. Puoi cenare al ristorante e vedere qualche cittadina di mare, usare i bagni, le docce e le lavatrici del marina, osservare e commentare gli yacht lussuosi prendendo in giro i ricchi proprietari e giurando che mai, anche potendo, andresti in mare su un simile autobus galleggiante. Neanche per quella piscina idromassaggio che vedi lì, sul ponte più alto!
Ci sarà riparo dal sole in mezzo al mare?
Sì, il tendalino è fatto apposta. Ce ne sono di fissi (quindi nelle foto della barca, quando prenotate, li vedete) o di mobili (potrebbero non essere visibili nelle foto, se avete dubbi chiedete). Anche le vele fanno ombra, ma non sempre dove serve a te.
Cosa si mangia in barca?
La cambusa, cioè la spesa da caricare in barca prima di salpare, si decide insieme e a volte l’equipaggio partecipa direttamente alla spesa al supermercato, quindi esprimi le preferenze dei tuoi bambini, e aggiungi sempre qualche biscotto in più da sbriciolare ai pesci: fare colazione con i piedi a penzoloni su un banco di pesci che condividono i suoi frollini sarà uno dei ricordi più belli da portare a casa. Per qualche dettaglio in più c’è anche una pagina dedicata al cibo.
Come funziona il bagno in barca?
Il bagno in barca è l’unico posto dove servirà un po’ di attenzione in più, aiutando i bambini più piccoli a usarlo correttamente. Il capitano vi darà tutte le istruzioni per evitare di intasare le tubature (anticipazione: la carta igienica va nel cestino, non nel water!).
Ma alla fine, i bambini in barca, sono benvenuti?
Sì, portali. È vero che si è diffusa l’immagine della vela come ambiente snob e ingessato. In qualche luogo potrebbe essere vero. Se prenoti una vacanza con bambini però puoi stare tranquillo, il capitano sa che cosa lo aspetta e, in molti casi, i suoi stessi figli hanno passato lunghi periodi su quella barca, ti aiuterà a dare le regole giuste.

Il mare è una fonte inesauribile di divertimento e insegnamenti. Una crociera in barca a vela è una vacanza divertente, che arricchisce i bambini con nuove esperienze e regala ai genitori un nuovo punto di vista su cosa significa essere una famiglia. Le eccezioni alla routine fanno sentire tutti un po’ avventurieri e permettono di portare a casa non solo bellissimi ricordi, ma anche nuove idee e un nuovo modo di affrontare la quotidianità.