Il mestiere del mare, prima di essere un libro di vela, è un libro che parla di libertà. Una finestra aperta da cui entra il profumo del mare. È un libro sull’onestà necessaria per conoscere se stessi, e sulla fatica che si fa per tirare fuori i sogni dai cassetti e trasformarli in progetti. Un libro che racconta come andare per mare non sia solo una vacanza – o una fantasticheria – ma soprattutto un mestiere, che con il tempo può diventare un’arte.

Omero Moretti, Il mestiere del mare, Edizioni il Frangente
Gli inizi, gli errori, le scelte
Come si passa da un’officina metalmeccanica nel mezzo della Pianura Padana a navigare l’Oceano trasportati dal vento? Omero racconta tutto dall’inizio, da quando l’incontro con la vela sembra una casualità. Con il tempo però tutte le coincidenze o le occasioni saranno solo la conseguenza di una ferma decisione: fare del mare il proprio mestiere.
Una mattina, nell’ufficio della mia officina, tirai letteralmente una riga.
Omero non racconta solo i successi e i grandi arrivi, ma condivide anche gli errori, la barca sugli scogli e il maltempo. Sembra che anche a lui capiti di soffrire il mal di mare.
Storie di mare
Leggendo è facile immaginarlo in pozzetto e sentire la sua voce raccontare: le avventure per mare, i colori delle terre avvistate da lontano, le persone incrociate una volta e rimaste nel cuore per sempre. Niente competizione, nessuna regata.
Quello che mi interessa è il viaggio, la scoperta del mare e delle isole che spuntano nel blu.
Il racconto si arricchisce anche di una voce nuova, con le pagine estratte dal diario di bordo di Michele. Un membro dell’equipaggio svela com’è navigare con Omero e cosa ti capiterà di fare durante una traversata, se non sei il capitano.

39 traversate atlantiche
Il Mediterraneo, l’Oceano, i Caraibi e ritorno. Ripeti 39 volte.
Sembrano sempre le stesse rotte, ma il mare si rinnova ad ogni onda: cambia il vento, cambia la stagione, cambia anche l’esperienza e la consapevolezza del capitano. Sicuramente cambiano gli equipaggi e Omero ama accogliere le persone nella sua barca-casa. Per loro naviga, racconta e cucina.
Il Mediterraneo nel cuore
Nonostante la bellezza dei Caraibi e il richiamo dell’Oceano, è il Mediterraneo la strada verso casa. Alle Bocche di Bonifacio, tra il nord della Sardegna e il sud della Corsica, Omero dedica parole da innamorato. Malgrado i venti che possono diventare impegnativi e gli scogli da studiare con attenzione, è lì che torna sempre senza annoiarsi mai.
Il libro giusto al momento giusto
Ho letto Il mestiere del mare al porto di Benalmádena, prima di imbarcarmi per la tratta Malaga – Lanzarote. Era la mia prima navigazione lunga: non sapevo come sarebbe andata e mi sentivo un’infiltrata tra veri marinai.
Leggere Omero proprio quando il senso di inadeguatezza mi metteva alla prova, è stato come ricevere una incoraggiante pacca sulla spalla: non solo tecnica ed esperienza, ma soprattutto umanità e profonda empatia con chi, anche se inesperto, decide di mettersi alla prova. Se conta anche il desiderio di partire senza nessun altro motivo che la curiosità della scoperta, allora comincio a sentirmi un po’ più in diritto di partire.
Credo che solo a distanza di mesi, passata l’adrenalina, passato il mal di mare, ripensando a quelle emozioni si riesca a capire il motivo per cui si è deciso di traversare un oceano a vela. Perché molti, credetemi, non lo sanno.
All’arrivo a Lanzarote ho lasciato la barca a malincuore; l’Oceano mi aveva incantato. Aspetto l’occasione di finire quello che ho iniziato e finalmente – chissà – capire.