La convivenza con estranei in barca a vela è uno dei primi timori di chi non ha mai provato questa vacanza. Gli spazi sono piccoli: come faremo a non darci fastidio? Ecco quello che è meglio sapere prima di partire.
Gli spazi in barca sono davvero piccoli?
Sì, te lo confermo. Molto dipende anche dal tipo di imbarcazione, ma in generale gli spazi sono ristretti e da condividere.
- Le cabine (cioè le camere per dormire) di solito sono doppie, e se compri un imbarco singolo (cioè solo il tuo posto) condividerai la stanza con qualcuno che non conosci.
- Il numero di bagni dipende dalle dimensioni della barca: non tutte hanno un bagno privato per ogni cabina. Informati bene prima di prenotare e leggi come funziona il bagno in barca.
- Sopra coperta la parte più comoda e conviviale è il pozzetto: alla sera è lì che si cena e che si aspettano le stelle cadenti chiacchierando. Ma è anche lo spazio per le manovre durante la navigazione: assicurati di liberarlo da asciugamani, telefoni e libri prima di salpare l’ancora.

Se il timore degli spazi troppo piccoli ti blocca, considera l’imbarco in un catamarano: offre spazi più ampi sia all’interno che all’esterno. Chi è abituato alle vacanze in camper, invece, troverà l’ambiente molto familiare, soprattutto in cucina, dove tutto deve avere il proprio posto e la dispensa si nasconde dove non avresti mai immaginato.

6 regole di convivenza
Le regole in barca sono di due tipi: quelle del buon senso e quelle del capitano.
- Informati bene prima di partire: chi si occupa della cambusa, della cucina e di tenere puliti gli spazi comuni? A volte il servizio hostess è compreso nella vacanza, altre volte i compiti vanno divisi equamente tra i partecipanti.
- Collabora: che ci sia o no il servizio hostess, fai comunque parte di un equipaggio. Dai una mano a tenere in ordine, sia sottocoperta che sopra. Se ti interessa imparare qualcosa di navigazione fallo presente al capitano a cui fa comodo una mano ogni tanto.
- Limita le attività potenzialmente fastidiose: non fumare sopravento, non ascoltare la musica ad alto volume, soprattutto se qualcuno dorme, non invadere gli spazi comuni con le tue cose.
- Togliti l’orologio: la domanda “a che ora arriviamo?” in barca non ha molto senso. Le indicazioni più precise che puoi ricevere sono: di mattina oppure prima del tramonto. Tutto dipende dal vento e dal mare. Rilassati e osserva con curiosità i nuovi ritmi della giornata.
- Usa le risorse con parsimonia: in navigazione acqua ed elettricità vanno dosate con intelligenza fino al prossimo rifornimento e tutti devono fare attenzione a non sprecare.
- Non discutere le decisioni del comandante: le condizioni meteo possono far variare la rotta e le soste: non si accettano opinioni quando si tratta della sicurezza della barca e dell’equipaggio. E un cambio di programma è il pepe di ogni viaggio.
Partire con amici o con estranei?
Entrambe le soluzioni nascondono qualche vantaggio e qualche insidia.
Gli amici li scegli, quindi hai sicuramente degli interessi in comune. Sarà divertente organizzare con loro escursioni e cene. Ma come sarà condividere con loro una barca 24 ore al giorno per 7 giorni, compresi i momenti di stanchezza? Avere troppa confidenza o rancori passati, non giova in nei momenti di tensione.

Partire con degli estranei potrebbe sembrare più difficile. Magari credi che serva molta confidenza per stare così vicini. Il realtà questo tipo di vacanza unisce degli spiriti affini e in navigazione nascono spesso amicizie che durano nel tempo. Durante una discussione con degli estranei, inoltre, si manterranno sempre toni più diplomatici. Male che vada, alla fine della vacanza, ognuno per la sua strada e non dovrai rivedere nessuno.
Posso scendere?
Temi di non reggere in un ambiente piccolo con degli estranei? Non forzarti e non lasciarti convincere. Non è obbligatorio per tutti andare in barca. Se invece ti incuriosisce, inizia con un fine settimana e vedi come va. Scoprirai che la vacanza in barca include anche nuotate, passeggiate a terra e qualche serata al ristorante.

Durante la vacanza stai male, non sei a tuo agio o qualche pensiero grave ti tormenta? Puoi scendere. Non è un disonore e non devi soffrire. Chiedi al capitano di farti sbarcare alla prima occasione. Devi una breve spiegazione solo a lui; saluta tutti e prosegui i tuoi giorni di vacanza a terra o a casa.
Esiste la privacy in barca?
Dipende da cosa intendi. Sicuramente non puoi trascorrere tante ore per conto tuo (a meno di chiuderti in cabina). Ma se come me, per ricaricare le energie ogni tanto hai bisogno di un po’ di solitudine, ti dico come faccio io.
- Al mattino non mi piace stare a letto, ne approfitto per uscire in coperta e guardare il mare in silenzio o mediare a occhi chiusi. Se sono in porto, scendo per una passeggiata e un primo caffè da sola.
- Uso i tappi per riposare anche quando gli altri sono in vena di chiacchiere (per quanto si cerchi di parlare piano, in barca i rumori si sentono).
- Porto le cuffie per ascoltare la musica o un audio libro (ricorda di scaricare i file nel telefono perché non è detto che ci sia campo).
- Porto il mio ebook, dove posso avere più libri senza appesantire il bagaglio. La luminosità dello schermo è regolabile così non do fastidio al mio compagno o compagna in cabina.
- In navigazione chiedo – quando possibile – di stare al timone. Mi concentro sulla barca e dimentico il resto. (Funziona anche per il mal di mare)

Quando torni dalla tua prima vacanza in barca, mi scrivi com’è andata?