Si soffre il mal di mare in barca a vela? Sì, può succedere. I marinai più esperti sostengono (di solito sorridendo sotto la barba incolta) che il mal di mare in barca capita anche a loro, non c’è nulla di strano.
Io non so se lo dicono per non farmi sentire sola, per consolarmi o per non farsi odiare quando avrò la faccia grigia dopo aver buttato l’anima. Forse è vero, ma non mi consola.
Posso dire però che con il tempo migliora e che alcuni accorgimenti aiutano davvero.
Strategie contro il mal di mare
Ci sono strategie contro il mal di mare di tutti i tipi, alcune molto facili che vale la pena tentare.
Cosa fare se senti arrivare il mal di mare?
- Rimani in coperta (la parte esterna della barca), meglio a poppa (cioè la parte dietro).
- Se la barca sta andando a motore, stai lontano dall’odore dei gas di scarico.
- Scegli un punto all’orizzonte e ammiralo come se li fosse nascosto il significato segreto della vita.
- Prova a renderti utile in navigazione: fai domande al capitano, chiedigli se ti insegna a timonare. Ci sono diversi tipi di capitano, alcuni sono felici di insegnare, altri sono un po’ più
scorbuticiriservati. Se hai il coraggio di ammettere che stai poco bene, faranno comunque il possibile per aiutarti. - Resta caldo: per esperienza ti assicuro che prendere freddo peggiora la situazione. Quindi se l’aria si fa fresca e sei ancora in costume chiedi a qualcuno che sta meglio di te di scendere sottocoperta a prenderti i vestiti (non andarci tu, davvero).
- Forse è ovvio ma: leggere, mandare sms (ammesso che ci sia campo), scrivere una poesia sull’universo, non aiuta.
Cosa mangiare per prevenire o calmare il mal di mare
Ognuno ha la sua ricetta preferita. Di solito è bene evitare le abbuffate ma avere qualcosa nello stomaco. Sono sconsigliati alcool, latticini e dolci; meglio preferirealimenti secchi e salati.
Tra i rimedi al mal di mare naturali che mi sono stati suggeriti ricordo:
- caramelle allo zenzero
- una fettina di limone da tenere in bocca
- un bicchiere di CocaCola
- pane e acciughe (questo non l’ho provato, se ne hai il coraggio fammi sapere).
Farmaci per il mal di mare
Ci sono anche dei farmaci per il mal di mare. Esistono sotto forma di cerotti, chewingum o compresse. Hanno tutti effetti molto soggettivi e di solito vanno assunti in modo preventivo, cioè prima di stare male.
Io ne ho provato uno solo ma ho sbagliato l’assunzione: l’ho preso quando ormai era troppo tardi e il danno era fatto. Fatevi consigliare dal medico.
Rassegnazione
Se stai davvero male, arrivati ad un certo punto è inutile opporsi. Non avere timore, scegli dove farlo e liberati. Qualcuno si sente più al sicuro nell’intimità del bagno della cabina, ma lo sconsiglio. Innanzitutto perché dovresti scendere sotto coperta e abbiamo detto di evitarlo il più possibile. Inoltreil bagno della barca non è famoso per la sua comodità.
Vinci la timidezza e confessa il tuo stato allo skipper. Ti darà prima i suoi personali consigli di esperto e poi ti indicherà il lato giusto da cui sporgerti per non vomitare controvento. Dopo ti sentirai meglio.
Capisco che in una breve uscita di un fine settimana la prospettiva di una giornata con lo stomaco sottosopra non sia divertente. Se sei alle prime uscite, però, il capitano ne terrà conto e la navigazione sarà tranquilla. In una viaggio più lungo invece è ragionevole mettere in conto un po’ di mal di mare, soprattutto per noi gente di pianura. Quando sono partita per la traversata dal Mediterraneo alle Canarie sono stata male parecchie ore all’inizio, poi ho sentito il mio corpo abituarsi.
La mia esperienza di mal di mare in barca a vela
Ero già stata in mare con altri mezzi: traghetti, gommoni o barche turistiche. Mi era successo di stare male, ma non tutte le volte. La paura di soffrire il mal di mare è stato il principale freno al momento di prenotare la prima vacanza in barca con tutta la famiglia.
Per questo ho scelto di iniziare con una settimana facile, all’insegna del relax in una barca con qualche comfort turistico in meno, ma dove ci fossimo solo noi quattro. Questo avrebbe permesso al capitano di scegliere la rotta più adatta a noi, senza un itinerario di crociera da rispettare. Se ci fosse stato bisogno, piuttosto di stare male una settimana, avremmo fatto piccoli trasferimenti e passato molto tempo in spiaggia. Invece siamo stati tutti sempre benissimo. Ci siamo goduti ogni singolo giorno e abbiamo dormito tutte le notti in rada.
L’ottima esperienza di crociera mi diede molto coraggio quando decisi di attraversare lo stretto di Gibilterra. Ecco… quella fu tutta un’altra storia. Prima di arrivare alle leggendarie Colonne d’Ercole avevo già vomitato 3 volte, ero verde in faccia e mi chiedevo come sarei sopravvissuta fuori dal Mediterraneo. Spoiler: ce l’ho fatta, è andata bene, il mio corpo si è abituato e ho deciso di imbarcarmi ancora.

Il mal di terra lo conosci?
Alla fine di un periodo in barca, potresti avvertire una sensazione di instabilità stando a terra. Se guidi o cammini probabilmente va meglio, ma quando sei seduto, magari in ufficio davanti a un pc, può essere fastidioso.
Ancora una volta: il corpo ha bisogno di abituarsi alle nuove condizioni. Personalmente è un fastidio che sopporto senza fatica, addirittura con un pizzico di piacere: chiudo gli occhi e mi sento dondolare come se fossi ancora in barca, penso ai tramonti, al vento, al mare e sorrido beata, anche se ho le chiappe ben piazzate sulla sedia dell’ufficio.