Scegliere la vacanza in barca a vela giusta è il primo passo per non trasformare un sogno in un incubo. Se non sei mai stato in barca ma hai deciso di provare, ti do qualche spunto su cui riflettere prima di prenotare: non tutti gli imbarchi sono uguali.
Lo dico subito: non vendo vacanze, non ci guadagno nulla. Sono salita in barca a vela dopo tanta incertezza a 37 anni e vorrei averlo fatto prima, perché mi ha dato la possibilità di essere felice in un modo che prima non conoscevo. Tutto quello che trovi qui è scritto per incoraggiarti: se hai dei dubbi informati, ma poi prenota!
Dimmi che imbarco vuoi e ti dirò chi sei
Ok, esagero, ma solo un po’. A seconda della fase della vita che stai vivendo c’è il viaggio giusto che ti aspetta: se è arrivato il momento della tua prima vacanza in barca vediamo di capire di che cosa hai bisogno.
Poi, quando hai prenotato, puoi tornare qui e ti do una mano a preparare la valigia.
La destinazione
La destinazione dipende da quanto tempo hai a disposizione e in che stagione viaggi. Per un fine settimana lungo o qualche ponte, dovrai valutare i porti raggiungibili in qualche ora di auto da casa.
Se hai a disposizione una settimana o più, puoi prendere in considerazione qualche isola raggiungibile anche in aereo, non solo in Italia. Le Canarie e le Baleari sono collegate da voli di compagnie low-cost. Il mio battesimo della vela è stato nel nord della Sardegna, e di recente ho trascorso una settimana alle Eolie. Difficile scegliere.

Pensa anche a cosa preferisci fare quando sei in vacanza: escursioni a terra, vita da spiaggia, conoscere la cultura locale o lunghe notti di movida? Ti interessa veleggiare o sei disposto ad accendere il motore per raggiungere le tappe fissate nell’itinerario? È davvero importante che tu scelga una destinazione e un equipaggio compatibili con i tuoi desideri.
La zona in cui andrai sarà determinante anche per i servizi che troverai (o non troverai) a terra. Alla sera vuoi locali, ristoranti, e porti organizzati? O sei felice di dormire in rada cucinando a bordo? Non c’è un’opzione migliore di un’altra; l’importante è che tu sappia che cosa stai scegliendo.

Partire con la compagnia giusta
L’equipaggio fa la differenza. Prendere delle decisioni di gruppo sarà più facile se le esigenze sono simili. Alcune agenzie organizzano charter tematici: per coppie, per single, per famiglie.
Se viaggi in coppia troverai posto senza problemi: la maggior parte delle cabine sono per due e con il partner la compagnia e collaudata.
Quando parti con la famiglia e ci sono dei bambini le opzioni sono: trovare un altro gruppo con prole e condividere l’imbarco o scegliere una barca più piccola in esclusiva.

Per gli amici che vogliono festeggiare e folleggiare esistono le partenze in flottiglia: un gruppo di barche che percorrono lo stesso itinerario e che ormeggiano vicine, a volte permettendo anche di passare da una barca all’altra. Te l’ho detto per dovere di cronaca, ma ecco… quando vedo una flottiglia arrivare io mollo gli ormeggi e scappo.

Parti da solo? Se l’obiettivo è conoscere gente nuova allora vanno bene le proposte per gli amici: chiedi un imbarco individuale, detto anche à la cabine.
Ma se parti per il gusto del viaggio, per una nuova esperienza, per vedere cosa c’è per te lontano dalla riva, allora cerca una tratta di navigazione d’altura: tanto mare e poca mondanità. In questo tipo di imbarchi avrai molto tempo per te e viaggerai con persone che hanno i tuoi stessi bisogni: ritmi lenti, curiosità per il mare e buon vino da bere chiacchierando la sera.
Chi fa che cosa?
Dopo aver capito con chi ti imbarchi cerca di chiarire prima della partenza chi farà che cosa. È una vacanza all inclusive in cui il capitano e l’hostess si occupano di tutto? Oppure ci saranno dei compiti da dividere tra l’equipaggio? Le attività da svolgere di solito sono: cucinare, rassettare, pulire gli spazi comuni, fare cambusa (cioè la spesa).
Come scegliere la barca
Ora che conosci la destinazione e il numero dei partecipanti, iniza a cercare le proposte e a confrontare i prezzi. Che cosa può fare la differenza in barca?
Negli annunci o nelle foto non sempre si capiscono gli spazi che avrai a disposizione. Prima di prenotare devi capire:
- quante cabine ci sono?
- i letti sono matrimoniali o a castello?
- c’è un bagno per ogni cabina o sono condivisi?
- la dinette (salottino sottocoperta) è libera o di notte è il letto di qualcuno?
- lenzuola e asciugamani sono forniti o li devi portare?
- c’è il tender (gommoncino) per sbarcare durante le soste brevi?
- carburante e cambusa di solito sono extra, verifica.

Una vacanza in barca è diversa
Se già in una normale vacanza ti aspetti di staccare la spina dalla quotidianità e di allontanare i soliti pensieri, in barca dovrai essere pronto a scoprire sensazioni e abitudini nuove.
In mare non siamo abituati a orientarci: i punti di riferimento, le distanze e la velocità cambiano. L’orologio avrà poco senso, il cibo un sapore diverso. Stare in piedi o camminare non sarà così scontato.
Vivere in barca, anche se per poco, ti aprirà un varco che credevi ormai chiuso verso il bambino che è rimasto dentro di te. Quello che muoveva i primi passi incerti aggrappandosi, mangiava quando aveva fame, dormiva quando aveva sonno e sorrideva beato anche senza nessun motivo.
Se ti resta qualche altro dubbio da chiarire scrivimi, è davvero un’esperienza che vale la pena provare. E poi parti, con la disposizione ad accogliere le sorprese e gli imprevisti: proprio questi saranno la parte migliore del viaggio.